Philosophy

Architettura come espressione della contemporaneità

Per quanto riguarda il mio modo di progettare sono convinto che l’architettura debba essere un interpretazione del mondo contemporaneo: i cambiamenti si riflettono sempre sulle azioni dell’uomo e sui prodotti della sua cultura, dell’arte, alla letteratura, all’architettura, l’uomo accetta o nega le nuove situazioni, le frantuma e le interpreta ma non le può ignorare, soprattutto ora che le informazioni viaggiano in tempo reale. Questo è un concetto in cui credo e alla cui realizzazione ho cercato di non sottrarmi al momento di affrontare i progetti.

Non si può in questo senso, quindi, ignorare le più interessanti idee di architettura a livello internazionale; se l’architettura è un linguaggio ed è una crescita culturale continua, è importante capire le problematiche che si pongono e coglierne il significato.

L’Architettura non nasce dall’Architettura concetto, contesto e materiali

Sono però anche convinto che l’architettura quando è significativa non nasce da altre architetture ma da concetti che si trovano a monte, da un tentativo di esprimere un’idea, un concetto che detta poi le linee del progetto.

Con questo non mi riferisco solo a un idea astratta (un impostazione teorica che trova poi la sua declinazione nell’edificio costruito) ma anche a qualche cosa che può essere suggerito dal luogo, insito nel contesto urbano, o suggerito dalla memoria che magari una preesistenza può esprimere.

La luce particolare di un luogo, l’illuminazione e il dinamismo di una strada trafficata vista nella notte, e ancora, i materiali che cambiano colore con sotto la luce radente del crepuscolo, diventano temi di progetto, che fondano l’edificio con l’atmosfera che lo circonda, lo legano con aspetti significativi e suggestivi del luogo anche quando il contesto circostante è degradato o non presenta particolare interesse.

Il tentativo è quello di portare avanti un percorso personale, che non significa volere sviluppare i propri progetti in modo del tutto indipendente; sono innegabili le l’influenza di alcuni fenomeni dell’arte o dell’architettura.

Architettura e spazio pubblico

L’architettura non si identifica con il costruire ma è naturalmente anche un fatto culturale, espressione dell’epoca che la produce e interpretazione della contemporaneità.

All’architettura della città è strettamente legata la qualità della vita e questa è una considerazione determinante che porta ad ampliare il concetto di spazio pubblico, comprendendovi non solo lo studio di spazi a funzione pubblica (piazze, strade) ma anche quelle architetture che per dimensioni, caratteristiche o intenti progettuali influiscono sulla configurazione urbana.

L’architettura in fondo è ciò che è la città, l’insieme degli edifici ma anche delle interazioni che si creano tra di essi.

Credo quindi che la progettazione dello spazio pubblico sia un tema fondamentale per la crescita di un architetto.

Interno – esterno

Partendo quindi dall’idea che ogni progetto sottende un concetto ho cercato spesso di sviluppare il rapporto tra interno e  l’esterno dell’edificio, cercando una continuità più che una frattura e una sorta di ambiguità per riflettere su come il concetto di interno non è determinato tanto dalla presenza di pareti o di una copertura ma dal tipo di spazi che si progettano: in questo senso una piccola piazza chiusa da alberi si configura sicuramente come uno spazio intimo, interno; allo stesso modo determinati elementi progettuali possono trasformare l’interno di un edificio in una piazza.

Materiali

I materiali che uso concorrono a sviluppare l’idea che è alla base del progetto e del mio modo di intendere l’architettura; fanno cioè parte del tema che affronto; posso dire comunque che si tratta in genere di materiali “forti”, che non nascondono la propria essenza, e il modo peculiare di ognuno di reagire al tempo e alle intemperie. Credo che la poesia di una architettura si  possa trovare anche nell’accostamento di due materie diverse, antitetiche o simili, in continuità o in contrasto stridente. (Acciaio cortain banca e inox – pietra).

AND_studio, ha partecipato a concorsi internazionali, tra i quali:

Europan VII (Bagheria) (quinto classificato); Europan VIII (Livorno, progetto menzionato), Iceberg 2002, concorso di idee per la riqualificazione di piazza della resistenza a bologna (partecipazione),  I.U.A.V., progetto per la realizzazione della nuova sede dell’I.U.A.V. (partecipazione), Londra (UK) young architect of the year award 2003, concorso per giovani architetti con età inferiore ai 35 anni (partecipazione), share a new vision redisign the bank branch of the future (terzo classificato). Premio Archès 2008 (secondo classificato).

Promuove iniziative culturali e di diffusione della giovane architettura; tra le iniziative di cui lo studio è stato ideatore e organizzatore:

Luoghi e 12 concetti (2002), 12 gruppi di giovani architetti della provincia di Pisa che, attraverso idee concettuali, si sono confrontati sul tema degli spazi pubblici di Pontedera (PI).