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Recupero e Rifunzionalizzazione di un Complesso Storico a Castellina Marittima

  • And Studio Architects
  • 2 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

A Castellina Marittima, nel cuore della Toscana Metallifera, in una terra ricca di alabastro, si trova la residenza ottocentesca della Villa di Valdiperga, costruita da una famiglia livornese accanto alle case coloniche esistenti.

Come tutte le tipiche ville ottocentesche, la residenza vanta un affaccio verso il mare, conferendole un carattere unico, sospeso tra la vastità del mare e il profilo sinuoso delle colline. L'impianto architettonico unisce la classicità ottocentesca, circondata dai pini marittimi, alla geometria antropica della campagna coltivata, creando un luogo straordinario per una residenza d'artista.



L'impianto storico dell'edificio non ha subito alterazioni nel tempo, mantenendo intatta la sua stratificazione architettonica. Dal primo nucleo ottocentesco sono stati eseguiti interventi di ampliamento agli inizi del Novecento, che sono stati preservati. Il progetto di recupero si configura come un gesto di rispetto e di ridefinizione dei caratteri estetici della residenza, soprattutto per la parte esterna, e come una rilettura contemporanea degli spazi interni, attraverso l'inserimento di nuove aree funzionali necessarie per il nuovo utilizzo. Questi nuovi spazi, pur avendo una propria identità, dialogano armoniosamente con l'impianto storico esistente.

In questa prima fase, il progetto si è concentrato sul recupero della villa e dell'annesso adiacente alla chiesa, con la costruzione della nuova piscina. L'annesso è stato restaurato per ottenere un padiglione a servizio della piscina, mentre quest'ultima è stata disegnata secondo una forma geometrica semplice, con un rivestimento materico che contrappone il colore dell'acqua al rosso delle rocce della collina. L'asse visivo e funzionale della piscina si collega direttamente alla navata laterale della chiesa.

L'intervento non ha cercato di sovrapporsi con prepotenza alla preesistenza, ma di dialogare con essa, amplificandone la narrazione.



La villa, cuore pulsante del complesso, si sviluppa su due livelli fuori terra, con una piccola altana centrale che sembra scrutare l'orizzonte. Il corridoio di distribuzione centrale collega gli ambienti con un ritmo misurato, mentre l'ampio ingresso, con la sua volta a botte, accoglie con la solennità di uno spazio sacro. Qui, il restauro è stato condotto con la sensibilità di chi sa che ogni pietra racconta un'epoca: gli scalini in pietra serena sono stati riportati al loro antico splendore, così come le porte di valore storico, che recano ancora il segno delle mani che le hanno sfiorate nei secoli.

Ma il passato non è mai immobile: la rifunzionalizzazione impiantistica ha permesso di adeguare la villa alle necessità contemporanee senza snaturarne l'essenza, trovando un equilibrio tra efficienza e autenticà, tra le esigenze dell'abitare moderno e il rispetto per la storia.


 
 
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