Tipologia
Workshop
Località
Pontedera
Workshop Level4
L’allestimento del workshop “indefinibilità della città globale” è stata l’occasione per realizzare un progetto low cost, pensato, disegnato e realizzato dallo studio. Il Comune di Pontedera ha messo a disposizione lo spazio dell’ex archivio Piaggio ormai abbandonato da anni; un luogo molto interessante con una piastra libera di 30 ml x 20 ml con una copertura shed in cemento armato.
Il budget a disposizione, limitato, ci ha impegnato a trovare una soluzione con materiali da riciclare per altri usi una volta terminato l’allestimento. Abbiamo pensato di suddividere lo spazio in due ambienti: uno d’ingresso e l’altro espositivo, ed abbiamo ottenuto questa divisione con una semplice impalcatura metallica con ponteggi da costruzione, abbiamo poi coperto il pavimento esistente con uno strato di 10 cm di sabbia bianca e dipinto le pareti e la copertura di bianco; il risultato è stato uno spazio “indefinito”. All’interno abbiamo poi realizzato delle colonne con dei pallet di legno su ognuna delle quali abbiamo appeso le tavole dei progetti del workshop.
Lo spazio ha acquisito una grande caratterizzazione, quasi irreale, sembrava di camminare in un non luogo; chi entrava cercava di capire cosa era esposto non vedendo disegni o altri pannelli e questo aspetto, invitava il visitatore alla visita dello spazio e alla ricerca del contenuto espositivo che era nascosto dietro alle colonne di pallets di legno.
Alla fine dell’allestimento i pallets, la sabbia ed il ponteggio sono stati impiegati per i loro usi naturali.
Per il secondo step dell’iniziativa abbiamo lanciato un invito a dieci studi di architettura affinché elaborassero soluzioni innovative per nuovi pannelli in calcestruzzo autoclavato, combinando lastre di calcestruzzo a base di silice con un'armatura metallica interna. Il settore dell'architettura industriale spesso propone soluzioni di qualità inferiore, ma l'idea di creare pannelli di rivestimento con un design architettonico di alto livello e variamente componibili potrebbe rappresentare un'alternativa interessante alla commercializzazione dei tradizionali rivestimenti per strutture industriali in calcestruzzo prefabbricato. Abbiamo concepito l'allestimento di questo workshop come un frammento di parete di un edificio, con una superficie di 30 metri di lunghezza per 2.50 metri di altezza, ancorato alla parete di un edificio industriale esistente e storico, come il nucleo più antico dello stabilimento della Piaggio. Il risultato è stato una parete espositiva lungo la strada, visibile a tutti in ogni momento: una sorta di mostra permanente aperta 24 ore su 24. Sulla superficie della parete, realizzata utilizzando le lastre base di calcestruzzo autoclavato, abbiamo esposto i disegni dei progetti e i modelli in scala 1:5 delle soluzioni proposte dagli architetti. Così facendo, abbiamo creato una serie di frammenti di pareti, ognuno rappresentativo di un'idea diversa e stimolante.
Il terzo passo dei nostri allestimenti si basa sul concetto di "rizoma", un sistema che si contraddistingue per la sua natura acentrica, non gerarchica e non significante. Secondo il modello semantico di Gilles Deleuze e Félix Guattari, "qualsiasi punto di un rizoma può essere connesso a qualsiasi altro e deve esserlo". Questo concetto ha ispirato il tema della mostra del 2008 di Level 4 Architecture: "Rizoma, sopra il terreno - sotto il terreno", dedicata ai giovani architetti italiani. Il rizoma, per le sue caratteristiche semantiche, è spesso associato alla metafora della rete, e su questo concetto è stata fondata la mostra, che ha visto la partecipazione di numerosi studi emergenti di architettura italiani, ognuno con contributi progettuali personali. La generazione attuale dei giovani architetti italiani è spesso descritta attraverso l'immagine del rizoma, con le sue radici e bulbi sotterranei che alimentano elementi vegetativi sopra il terreno e altre radici sotto terra, in un processo di espansione e promozione senza limiti gerarchici. Con questa mostra, abbiamo voluto esaminare il "rizoma" della situazione culturale e progettuale dei giovani studi di architettura italiani, verificando se fossero presenti i sei principi fondamentali del concetto semantico di rizoma: Connessione, Eterogeneità, Molteplicità, Rottura Asignificante, Decalcomania, Cartografia, considerati come indicatori della contemporaneità condivisa. Per rappresentare in modo adeguato la diversità e l'interesse dei progetti e il sistema acentrico dei loro contributi, abbiamo optato per un allestimento libero da gerarchie, composto da cubi con inclinazioni diverse, ognuno dei quali rappresenta un progetto. Questi cubi sono disposti in modo eterogeneo su uno spazio aperto della città, creando un allestimento attraversabile in più direzioni e modificabile nella forma, in grado di adattarsi ai luoghi. Per circa tre mesi, la piazza di una stazione, luogo di incontro e passaggio di viaggiatori, ha ospitato le immagini dei progetti dei giovani studi di architettura, in un allestimento open air.